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E’ presente in tutta l’Italia, in particolare nei campi di
frumento ed ai bordi dei viottoli di campagna, oggetto di coltivazione
sia nei giardini che su scala nazionale. Va seminata in autunno,
attecchisce su qualunque terreno.
Si usano i capolini raccolti a primavera, all’inizio della
fioritura (al mattino presto). I fiori vanno essiccati in luogo ombroso
e ben aerato al riparo dalla luce.
Conosciuta ovunque e utilizzata largamente come sedativo anche se non
ha valenza sedativa rimane una delle piante più funzionali nel panorama
della farmacopea italiana. Già gli antichi egizi la usavano contro le
febbri e la dedicarono al dio del sole Ra. Matricaria sembra avere
origine da matrix che significa femmina o utero. Sia Ippocrate
che Dioscoride la ritenevano utile per alleviare il parto.
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