Calendula
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E’ presente in tutta l’Italia, in particolare nei campi di frumento ed ai bordi dei viottoli di campagna, oggetto di coltivazione sia nei giardini che su scala nazionale. Va seminata in autunno, attecchisce su qualunque terreno.
Si usano i capolini raccolti a primavera, all’inizio della fioritura (al mattino presto). I fiori vanno essiccati in luogo ombroso e ben aerato al riparo dalla luce.
Conosciuta ovunque e utilizzata largamente come sedativo anche se non ha valenza sedativa rimane una delle piante più funzionali nel panorama della farmacopea italiana. Già gli antichi egizi la usavano contro le febbri e la dedicarono al dio del sole Ra. Matricaria sembra avere origine da matrix che significa femmina o utero. Sia Ippocrate che Dioscoride la ritenevano utile per alleviare il parto.

T.M. di Calendula
20/30 gocce due volte al giorno di t.m. di calendula favoriscono il riequilibrio del ciclo ormonale
25/30 gocce diluite in un tazza d’acqua tiepida sono risolventi per pruriti e orticaria.
25/30 gocce in un bicchiere d’acqua tiepida sfiammano la gola se usati in gargarismo
Otiti e otalgie 1 o 2 gocce in poco olio d’oliva.
Olio di calendula
ottimo per la pelle dei neonati come detergente e per tutti gli arrossamenti
della pelle, è ottenuto per macerazione dei fiori freschi in olio d’oliva extrav.
Utile anche contro le smagliature della gravidanza.
PRINCIPI ATTIVI
Olio essenziale – alfa-biasbololo, camazulene e derivati
Flavonoidi Apigenina, Quercetina. e altri meno conosciuti
Un polisaccaride le principali caratteristiche sono:
  • Antinfiammatorio
  • Digestiva
  • Muscolotropa (aumenta il tono muscolare)
  • battericida (l’olio ess)
  • immunostimolante
  • antinevralgica
  • spasmolitica (pari a 2/3 volte il papavero)

In soggetti simpaticomimetici o molto sensibili può provocare insonnia.