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caratteristiche |
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Sul
mercato esiste il cioccolato fondente comune che contiene
almeno il 30% di cacao; il cioccolato al latte comune che non
arriva al 20%; il cioccolato finissimo in cui la percentuale
di cacao è almeno del 42% se fondente e del 30% se al latte,
infine il cioccolato fondente extra-amaro in cui la quantità
di cacao sale al 45% .....
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in
medicina
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Il cioccolato,
o meglio suo il consumo abituale, va evitato da quanti
necessitano di perdere peso, indipendentemente dalla patologia
di base, per le possibili interferenze con la sensazione di fame
e principalmente per l'alto contenuto calorico che ne rende
difficile l'inserimento in un programma alimentare.
Per i
diabetici
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la persona con il
diabete se lo può concedere ogni tanto, purché
'scambiato' con altri alimenti.
Gli zuccheri semplici, come quelli del cioccolato, dunque
possono rientrare anche nell'alimentazione del diabetico,
purché non venga superata la quantità complessiva di
carboidrati previsti a pranzo e a cena.
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PRIMO
PIANO |
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Il cioccolato è una vera miniera di sostanze. Gli zuccheri la
fanno da padrone ma si tratta quasi esclusivamente di zuccheri
semplici, facilmente assimilabili. Tra i sali minerali, sono
presenti buone quantità di fosforo, potassio, calcio,
magnesio e ferro. Il vero 'segreto' del cacao è una sostanza
che il grande naturalista Linneo chiamò teobromina,
(significa 'cibo degli dei') insieme alla caffeina, anche essa
presente nel cioccolato, la teobromina stimola l'attività
cardiaca e il sistema nervoso, aumentando la capacità di
concentrazione e resistenza alla fatica fisica.
Insomma il cioccolato è un cibo complesso, che può essere
gustato da tutti, anche da chi segue un'alimentazione regolata,, purché se ne abbia un consumo
moderato. |
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Un
pezzetto di cioccolato - circa 30 grammi - a fine pasto, potrà
essere 'scambiato' ogni tanto, eliminando la frutta e il
pane". |
Un nome appropriato, riconoscendo le sue
proprietà uniche, l'albero del cacao si chiama Theobroma,
parola greca che significa "cibo degli dei".
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curiosità |
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Un recente
studio ha messo in evidenza l'azione della cioccolata
paragonandola addirittura a quella della marijuana, e per
esser precisi del suo principio attivo, il
tetraidrocannabinolo (Thc). Anche il Thc avrebbe un suo
equivalente naturale nel nostro cervello, l'anandamide,
collegato a forti sensazioni di benessere, picchi di euforia e
alterazione della cognizione del tempo, ma che viene
metabolizzato molto velocemente."Nella
cioccolata sono stati individuati ben due componenti capaci di
ritardare la dissoluzione di questo neurotrasmettitore,
prolungando le sensazioni piacevoli che derivano dalla sua
produzione naturale nel nostro organismo",
dice Daniela Filippine, dietista, autrice della tesi
"Elementi di dietologia e psicologia del consumo di
cioccolato". Non solo: "La
cioccolata diventa desiderabile e a volte indispensabile nei
momenti difficili a causa della sua associazione con la
serotonina, uno dei principali neurotrasmettitori, che svolge
un'azione inibitoria e tranquillizzante".
Effetti
afrodisiaci??
Chi non ha mai sognato almeno una volta corpi cosparsi
di morbide creme cioccolatose.... e divertenti
soluzioni per rimuovere ogni residuo??
Ci sarà sicuramente anche chi ci ha provato...
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Tipologia
del cioccolato
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Algerini:
Praline di burro di cacao con una
copertura di mandorle e datteri.
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Alpini: Cioccolatini
storici, così battezzati nel 1922 dopo che un
produttore torinese li ebbe fatti assaggiare
agli alpini acquartierati nella vicina caserma
e ne ottenne un entusiastico consenso.
Nell'impasto di cioccolato amaro è contenuto
del liquore.
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Arabelle:
Praline alle arance candite, gianduia,
cioccolato al latte e confettura di ciliegie.
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Baci: Cioccolatini
a base di cioccolato e nocciole frantumate, più
una nocciola intera alla sommità.
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Barbagliata:
Bevanda calda a base
di caffè, cacao, zucchero, latte e panna
legata al nome di Domenico Barbaja, celebre
impresario lirico nonché proprietario di un
caffè. Proprio nel suo locale venne
battezzata e poi resa celebre la barbagliata,
ideata, sembra, dall'estroso uomo di teatro.
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Boeri: Cioccolatini
classici in un involucro di cioccolato
fondente, con ripieno di ciliegia al liquore
(kirsch o brandy).
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Brasiliani:
Praline al cioccolato grattugiato con caffè e
mandorle.
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Consigli |
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In alcuni casi, il cioccolato induce una
vera e propria dipendenza: il desiderio per la "cioccolata"
diventa incoercibile. La ricerca può diventare frenetica. Il "cioccodipendente"
è un individuo ormai privo di autocontrollo: quando ha
iniziato una tavoletta o una scatola di cioccolatini deve per forza
'finirla'
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Attenzione |
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Da
sempre i golosi di tutto il mondo si chiedono se mangiare
molta cioccolata faccia bene o male. La risposta ci viene
da numerose ricerche pubblicate recentemente: il cacao o
cioccolato che dir si voglia non è colpevole delle
cefalee, dei brufoli e nemmeno dell'aumento dei livelli di
colesterolo! Si avete capito bene:
LA CIOCCOLATA NON FA MALE e anzi è
assolutamente ricca di sostanze benefiche: ferro,
magnesio, fosforo, potassio, calcio…e chiaramente
zuccheri. E' molto calorica, anche se è facilmente
digeribile e assimilabile |
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Storia |
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Da
quando l'imperatore azteco Montezuma lo offrì al conquistador
spagnolo Cortez, il cioccolato ha affascinato gli europei. Nel
Settecento lo si beveva caldo in tazza, poi si scoprì il modo
di lavorarlo in pasticceria dandogli qualunque forma. .... |
.........continua |
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