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Vitamina B1
- Tiamina
E' stata la prima vitamina del gruppo B ad essere scoperta. Fu
identificata agli inizi degli anni 30 come agente correlato al beri-beri,
una malattia paralizzante che ha colpito per secoli le popolazioni
orientali.
Favorisce la trasformazione del cibo in energia e aiuta l'organismo a
sfruttare l'energia stessa. E' indispensabile per i processi digestivi e
stimola le attività del cuore, dei muscoli e dell'apparato digerente;
interviene, dopo numerose reazioni, nella trasmissione nervosa a livello
centrale: per questo motivo alcuni autori sostengono che la tiamina sia utile
per la salute mentale.
La preparazione dei cibi disperde circa il 50 per cento di questa
vitamina, che finisce così in gran parte nell'acqua di cottura. Nella
lavorazione industriale dei cereali, una quota sostanziale di tiamina è
persa con la raffinazione (farine
00) o con la brillatura (riso).
Il potere vitaminico non viene alterato invece dal freddo.
Sebbene sia diffusa in quasi tutte le piante e i tessuti animali
comunemente utilizzati, il contenuto è in genere molto basso. Ne sono
particolarmente ricchi il germe di grano e di altri cereali, ed anche il
lievito di birra. Negli alimenti di origine animale è presente nel
prosciutto crudo, nel fegato, nel cervello, nel tuorlo d'uovo, nel latte e
nei formaggi.
Pane, riso e pasta
non contengono molta tiamina, ma sono generalmente consumati in elevate
quantità, così in termini globali ne diventano la fonte prevalente per
la nostra dieta.
La vitamina B1 è più
attiva insieme alle altre vitamine del gruppo B
Labilità
- luce
- calore prolungato
- raffinazione dei cereali
- conservazione industriale
- carbonati e citrati (additivi
elencati in molte etichette
di alimenti e bevande)
- preparazione e cotture domestiche
- alcolici, caffè,
the, fumo
- pillola contraccettiva
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Funzioni: |
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- regola la sintesi di emoglobina e quindi contribuisce al trasporto
dell'ossigeno nel sangue. Esiste infatti un particolare tipo di anemia,
l'anemia perniciosa, dovuta alla carenza di questa vitamina;
- promuove un regolare metabolismo energetico di carboidrati,
lipidi e proteine;
- è coinvolta nella sintesi del DNA e quindi dello sviluppo di tutte le
cellule;
- migliora l'appetito;
- promuove una buona funzionalità del sistema nervoso.
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Fabbisogno: |
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La dose
giornaliera raccomandata è 0,6 - 0,9 mg per i bambini da 1 a 12
anni, 1,2 mg per l'uomo adulto e 0,9 mg per la donna adulta, 1 mg
nel corso della gravidanza e 1,1 mg durante l'allattamento.
Il fabbisogno aumenta in caso di stress, febbre, attività
sportiva, tossicosi e dieta ricca di zuccheri.
Alcuni alimenti ricchi di vitamina B1 sono (in ordine
decrescente):
- lievito dei fornai
- lievito
di birra
- germi di grano
- rene di maiale
- soia
- fiocchi d'avena
- fagioli secchi
- prosciutto crudo
- orzo, lenticchie
- carne di maiale
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Eccesso
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La
tolleranza dell'organismo all'assunzione di tiamina è elevata e
non si conoscono sintomi da iperdosaggio. Tuttavia alcuni
individui possono risultare allergici a questa vitamina
somministrata per via intramuscolare o endovenosa. L'assunzione
per bocca invece non ha mai provocato particolari complicanze.
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Carenza
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Sono
probabilmente più gli adulti che i bambini a presentare una
carenza di tiamina nei paesi industrializzati: l'abuso di alcol,
più diffuso tra gli adulti, interferisce con l'assorbimento di
molte sostanze, e in particolare di questa vitamina.
L'ipovitaminosi causa astenia, irritabilità, depressione, vomito,
anoressia, incapacità di concentrazione, e ridotto rendimento
muscolare. Se non si interviene in tempo, la sindrome si aggrava
fino a sfociare alla malattia del beri-beri (termine derivato dal
singalese che significa "estrema debolezza").
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